Da qualche mese a questa parte, anche in Italia è operativo il sistema europeo “Cross Border”, vale a dire un’infrastruttura informatica di interscambio dei dati di immatricolazione dei veicoli circolanti nei Paesi dell ‘Unione Europea. Questo sistema prevede lo scambio, tra il nostro Paese e gli altri Stati membri dell’Unione Europea, delle informazioni sulle infrazioni alle norme per la sicurezza stradale commesse con un veicolo immatricolato in uno Stato membro diverso da quello in cui è stata commessa l’infrazione.
Quando si può attivare
L’accesso ai dati di un determinato veicolo estero avviene solo se l’infrazione compiuta consiste in una di queste violazioni:
a) eccesso di velocità;
b) mancato uso della cintura di sicurezza;
c) mancato arresto davanti a un semaforo rosso;
d) guida in stato di ebbrezza;
e) guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti;
f) mancato uso del casco protettivo; g) circolazione su una corsia vietata;
h) uso indebito di telefono cellulare o di altri dispositivi di comunicazione durante la guida.
Come funziona
L’ interscambio avviene solo attraverso i Punti di Contatto Nazionali (National Contact Point) dei vari Paesi. In Italia, il Punto di Contatto Nazionale per l’ interscambio dei dati con i vari Paesi UE è rappresentato dalla Direzione Generale per la Motorizzazione del Dipartimento per i Trasporti, la Navigazione, gli Affari Generali ed il Personale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
La procedura per lo scambio delle informazioni prevede che:
1) Gli organi di polizia trasmettano per via telematica al Punto di Contatto Nazionale le richieste dei dati relativi ai veicoli immatricolati negli altri Stati dell ‘Unione.
2) Il Punto di Contatto Nazionale, a sua volta, inoltri tali richieste ai Punti di Contatto degli Stati membri di immatricolazione dei veicoli e fornisca le informazioni ottenute all’organo di polizia richiedente.
3) Quest’ultimo, una volta individuato l’ intestatario, il proprietario del veicolo o la persona altrimenti individuata quale autore dell’infrazione commessa, provvede a notificare, all’indirizzo del soggetto individuato, la lettera di informazione redatta secondo il modello riportato nell’ allegato II alla direttiva.
Allo stesso modo, gli organi di polizia dei Paesi membri possono interrogare il Punto di Contatto Nazionale italiano per ottenere le informazioni sui veicoli immatricolati in Italia che compiono violazioni alla circolazione nei territori dei Paesi UE.
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CONTROLLO DOCUMENTALE | Sessione operativa a numero chiuso
IL CONTROLLO DEI DOCUMENTI RUMENI
Relatore
RAFFAELE CHIANCA, Ispettore capo della Polizia di Stato
Il controllo dei documenti emessi dallo Stato Rumeno: passaporto, carta d’identità, patente di guida, carta di circolazione, la documentazione assicurativa, il controllo tecnico (revisione), le targhe. Tutti i modelli e le varie versioni. Una esatta identificazione della persona, del conducente, del veicolo, attraverso il controllo documentale. Cosa fare – come fare. La sessione prevede la simulazione pratica di un laboratorio completamente attrezzato per il controllo reale dei documenti rumeni.
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